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  • Dott. Dora Cocumazzi

Il Daikon: l'ortaggio "orientale" dalle molte virtù


Il Daikon, raphanus sativus, appartiene alla famiglia della brassicacee (la stessa di cavoli, ecc), è un tubero a polpa bianca, noto anche come rafano giapponese, mooli, ravanello asiatico, ravanello giapponese, ravanello orientale, ravanello cinese, ravanello bianco e ravanello di ghiacciolo. La parola "Daikon" significa "grande radice”, deriva dall’unione di due parole giapponesi: dai (che significa grande) e kon (che significa radice).

Il Daikon è originario dei paesi del Mediterraneo e fu portato in Cina per la coltivazione intorno al 500 a.C. Le radici sono grandi da 5 a 10 centimetri di diametro e lunghe da 15 a 50 centimetri, la forma può essere sferica, oblunga e cilindrica. La maggior parte dei ravanelli giapponesi comunemente disponibili sono bianchi, ma alcuni sono giallastri, verdi o neri.

Questo ortaggio, ancora poco conosciuto in Italia, è invece molto utilizzato in Asia, dove è apprezzato per la sua versatilità, per le sue caratteristiche nutrizionali e per le sue proprietà terapeutiche.

Caratteristiche nutrizionali

Il daikon è un ortaggio povero di calorie, quindi adatto anche a regimi ipocalorici, ma che fornisce buone quantità di nutrienti utili per il benessere dell’organismo.

100 grammi di daikon apportano solo 18 kcal, 4,1 grammi di carboidrati, 0,6 grammi di proteine e solo 0,1 grammi di grassi. Ha un buon contenuto di minerali, soprattutto potassio, 227 mg per 100 g di parte edibile, di calcio e magnesio; è una buona fonte di vitamina C (22 mg in 100 g), e di fibra (1,6 g in 100 g) importante per il benessere del nostro intestino.

Proprietà

Come per altri vegetali appartenenti alla famiglia delle brasicacee, il daikon è ricco di glucosinolati, composti glucosidici contenenti zolfo prodotti dalle piante a scopo difensivo che, convertiti dall’enzima mirosinasi, presente nella pianta, vengono convertiti attraverso un processo di idrolisi enzimatica, in isotiocianati, tiocianati, indoli e nitrili, sostanze molto studiate per la loro possibile azione anti tumorale.

Al daikon sono attribuiti molti effetti benefici, sembra, infatti, che possa migliorare la digestione, regolarizzare il transito intestinale, avere effetti diuretici e disintossicanti.

Oltre alla radice anche le foglie di daikon sono commestibili e hanno ottimi valori nutrizionali, sono, infatti, ricche di vitamina C e di vitamine del gruppo B, inoltre, contengono quantità significative di beta-carotene, ferro e calcio.

Tradizioni

Due sottili fette di daikon sott'aceto e seccato al sole sono servite tradizionalmente alla fine di un pasto giapponese, mentre In Cina, dalla radice, si produce un tè che viene consumato per aiutare la digestione. Gli erboristi cinesi bollirebbero una miscela di daikon e alghe da consumare come tonico per liberare il corpo dall'accumulo di tossine.

Il succo estratto dal daikon grezzo è stato tradizionalmente usato per alleviare mal di testa, febbre e gengive gonfie per i suoi effetti anti-infiammatori.

Utilizzi in cucina

Il daikon è un ortaggio versatile e può essere consumato sia crudo sia cotto. Crudo, grattugiato o a scaglie, il daikon è utilizzato per preparare insalate o, nella cucina giapponese, per decorare piatti come il sashimi; cotto, per arricchire zuppe o minestre o al forno, da solo o con altre verdure.

Come scegliere

Il daikon va acquistato ben sodo e con la buccia lucente, dopo l’acquisto può essere conservato in frigorifero per un paio di settimane posto in un contenitore sigillato o in un sacchetto di plastica per mantenere alta l'umidità. Le foglie, invece, non restano fresche per molto tempo, ed è meglio separarle subito dalle radici, lavarle e conservarle come le insalate e utilizzarle entro un paio di giorni.

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