Il legame esistente tra alimentazione e salute è noto fin dall’antichità. Già 2500 anni fa Ippocrate aveva compreso l’importante ruolo dell’alimentazione nel mantenimento della salute e del benessere psico-fisico, per cui scegliere con attenzione come e quanto mangiare può sicuramente aiutarci a vivere meglio e magari più a lungo.
Nel mio lavoro di nutrizionista spesso mi si chiede: “Ma dovrò fare la dieta per tutta la vita?”. In realtà la risposta è sì, ma non “a dieta” nel senso comunemente associato a questo termine, cioè un regime alimentare triste e restrittivo, ma considerando il significato originario del termine. Il termine “dieta”, infatti, deriva dal greco “diaita” cioè modo di vivere e veniva usato per indicare un modo di vivere sano con regole che disciplinavano i diversi aspetti della vita quotidiana come l’alimentazione, l’esercizio fisico e perfino il riposo, quindi la dieta non dovrebbe essere considerata come una terapia da utilizzare solo in caso di necessità, ma come uno stile di vita che ci permetta di avere cura costante di noi stessi.
Un modello alimentare basato prevalentemente sul consumo di vegetali, come quello mediterraneo, associato a una moderata e regolare attività fisica si è dimostrato efficace nella prevenzione di numerose patologie come diabete, obesità, malattie cardiovascolari e alcuni tipi di tumore (colon retto, mammella, prostata, pancreas).
La dieta mediterranea prevede il consumo porzioni moderate di alimenti integrali e freschi ed è basata principalmente sul consumo di cereali preferibilmente integrali, ortaggi e frutta di stagione, molti legumi, frutta secca e olio extra-vergine d’oliva, un consumo moderato di prodotti lattiero-caseari, pesce e carni bianche e basso consumo di carni rosse, salumi e dolci. Purtroppo, soprattutto negli ultimi anni, questo stile di vita è andato scomparendo soppiantato da un’alimentazione troppo calorica, grassa e iperproteica, dannosa sia alla salute sia all’ambiente.
La scelta di un’alimentazione di questo tipo, oltre ad essere vantaggiosa da un punto di vista salutistico, può rappresentare un vantaggio anche da un punto di vista economico. Privilegiare l’acquisto di cibi semplici come legumi e ortaggi rispetto a quello di prodotti elaborati come salumi e insaccati, ridurre il consumo di carne ed evitare di acquistare snack e dolciumi confezionati, consente certamente un risparmio sulla spesa alimentare. Il vantaggio economico può essere ancora maggiore se si sceglie di acquistare prodotti locali, in questo modo, inoltre, avremo prodotti più freschi, aiuteremo l’economia locale e ridurremo l’impatto ambientale.
Un’alimentazione consapevole basata soprattutto sul consumo di alimenti vegetali, cibi non troppo elaborati, prodotti locali e di stagione, ci consentirà di apportare considerevoli benefici non solo alla nostra salute, ma anche all’ambiente e all’economia della nostra terra.
Dora Cocumazzi